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Gli accessori in commercio dedicati a chi fa fotografia naturalistica sono davvero innumerevoli ed alle volte curiosi ed attraenti . Tuttavia io ritengo che quelli realmente utili o indispensabili siano pochi e tra questi c’è il capanno mimetico per l’appostamento e la fotografia di specie timide o in luoghi particolarmente difficili perchè privi di protezioni o nascondigli naturali.
Presto mi sono reso conto che passeggiare nei boschi o in montagna, soprattutto nel nostro paese dove gli animali selvatici non sono così propensi a farsi vedere, non sempre voleva dire avvistare e poter fotografare le specie locali. Anzi per la maggior parte dei casi la nostra ricerca si dimostra un fallimento a parte la fortuna di qualche incontro occasionale e fugace. Tuttavia anche in questi casi è difficile che gli animali si presentino in atteggiamenti naturali e spontanei, ma molto facilmente saranno in tensione per l’essersi accorti della nostra presenza e pronti alla fuga, se non in fuga.
Per carità questo non vuol certo dire che non si possano scattare fotografie decenti o buone anche in questo modo, però il tempo speso per vedere un animale sarà sicuramente elevato e difficilmente si riuscirà ad ottenere un’immagine in cui il soggetto dimostra tutta la sua spontaneità.
La mimetizzazione per un fotografo naturalista, rientra in quelle caratteristiche e capacità che non devono mancare. A partire dal vestiario infatti, che perlomeno non deve essere di colore sgargiante e possibilmente costituito da giubbotti e pantaloni verdi o mimetici, all’obiettivo che anch‘esso possibilmente va mimetizzato o con delle retine o altre coperture o, meglio ancora con le apposite coperture mimetiche in vendita. Io ho mimetizzato il mio 300 F4 L con una copertura della Lens Coat in Neoprene, che oltre ad assolvere alla funzione mimetica, protegge l’obiettivo stesso da possibili rigature o deterioramento.
MONTAGGIO ISTANTANEO O MANUALE!
TIPOLOGIE DI CAPANNI
09.09.11
Fotografare con il capanno ti permette di immergerti nel mondo naturale per spiare la vita dei suoi abitanti
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Ghiandaia Canon 350D -
Anche il capanno quindi può essere un valido ausilio da utilizzare in determinate circostanze.
Esistono varie tipologie di capanni, principalmente chi fabbrica queste tende mimetiche lo fa per scopi venatori più che per la caccia fotografica, infatti la maggior parte dei negozi on line tratta materiale per la caccia. Comunque una prima distinzione fondamentale tra i capanni riguarda il metodo di montaggio/smontaggio.
Quelli che permettono un montaggio praticamente istantaneo tra cui i più conosciuti sono senzaltro i modelli dell’americana Ameristep fornitore di articoli per la caccia e pesca. Questi modelli hanno il vantaggio di potersi montare in pochi secondi senza necessitare di alcuna istruzione. Di contro hanno un peso ed un ingombro notevole, anche i modelli più piccoli e una velocità e facilità di smontaggio non altrettanto eccezionali.. Questi modelli inoltre non sono studiati appositamente per le necessità di un fotografo naturalista, bensì per quelle di un cacciatore, che richiede un’altezza delle finestre diversa e una minor cura nel camuffamento, sprattutto per quanto riguarda la visibilità dalle finestre. Si tratta tuttavia di buoni prodotti , abbastanza robusti e ben fatti che possono adattarsi all’uso fotografico.
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Ne esistono svariati modelli, i due presentati quì, sono a mio parere i più idonei ad un uso fotografico perchè più piccoli e relativamente leggeri, ma esistono modelli da tre o quattro posti molto più spaziosi, ma anche più ingombranti e pesanti, che a meno che non si faccia parte di una spedizione organizzata con portatori di materiale, non credo possano essere utilizzati da un fotografo.
Esiste poi un’altra tipologia di capanni mimetici un po’ più complicati da montare, in quanto non sono costruiti con paletti a molla per il montaggio istantaneo ma necessitano di un montaggio manuale simile a quello di una tenda da campeggio.
Anche in questo caso, ne esistono varie tipologie e fornitori, ma generalmente questi modelli garantiscono una migliore versatilità per il fotografo naturalista. Sono inoltre generalmente più leggeri e meno ingombranti da trasportare e quando ci si trova a fare lunghe camminate, soprattutto in salita in montagna con già l’attrezzatura fotografica sulle spalle, anche un Kg in meno è assolutamente auspicabile.
Questi capanni però sono costruiti appositamente pensando alle esigenze dei fotografi naturalisti ed hanno un ergonomia meglio studiata per le nostre esigenze.
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Kg Lunghezza della borsa di trasporto 450 mm Oltretutto sono più robusti dei modelli precedenti perchè permettono di essere montati e tenuti sul posto anche per molti giorni, sono strutturati per resistere al vento e per non formare ristagni di acqua sulla cupola in caso di pioggia e a differenza di una tenda da campeggio non permettono dall’esterno di vedere l’ombra della persona che c’è dentro, perchè la tela di cui sono costruiti è studiata in modo da non essere trasparente neanche contro luce.. L’unico svantaggio nell’acquisto di questi capanni a mio parere è il prezzo che è decisamente più alto rispetto alle soluzioni a montaggio istantaneo, ma a mio parere valgono quello che costano perchè la leggerezza che offrono è impagabile e la loro robustezza permette di utilizzarli per moltissimo tempo senza danneggiarli.
Comunque il tempo di montaggio di questi modelli si aggira intorno ai 5 minuti ed oltretutto sono molto facili da montare e smontare. Sono quasi tutti a struttura portante, ciò vuol dire che non hanno bisogno di picchetti infissi nel terreno ma si autoreggono una volta montati. Comunque in caso di condizioni atmosferiche non ottimali, con pioggia o vento, nella confezione vengono forniti anche alcuni picchetti e tiranti, io non ho ancora avuto la necessità di utilizzarli.
Io ho acquistato il modello C30 della wildlifewatchingsupplies di cui farò una recensione dettagliata prossimamente, uno dei più leggeri ma con una buona capienza per una persona con lo zaino e tutta l’attrezzatura fotografica. Ho scelto questo modello oltre che per la sua leggerezza anche perchè non possiede il fondo, permette quindi di spostarsi con la macchina fotografica montata sul treppiede all’interno del capanno, anche se questa operazione non è delle più facili e per il prezzo che è tra i più bassi della sua categoria. Ho acquistato inoltre l’accessorio che vedete sopra, che mi permette di nascondere perfettamente l’obiettivo ed altra attrezzatura ed è completo di una piccola finestrella con retina, oltre alle tre già presenti con il capanno, che mi permette di vedere all’esterno senza essere visto. Ho avuto occasione di provarlo in varie circostanze e mi sono trovato benissimo sia per il trasporto che per la fotografia.
Il grande vantaggio di questa attrezzatura è che vi permette se usata bene di confondervi veramente con la natura circostante, la prima volta che ho usato il mio capanno, mi trovavo in un bosco in cui come spesso accade sentivo il canto di numerosi uccelli, ma dopo un’ora di cammino non ero ancora riuscito a vederne uno. Ho montato il capanno e dopo mezz’ora di attesa in perfetto silenzio, con mio grande stupore mi sono accorto che un usignolo si era fermato a circa 50 cm da me su un rametto in basso e con la massima noncuranza aveva preso a cantare.
Comunque mi sento di consigliare l’acquisto di un capanno, soprattutto del tipo più costoso a quei fotografi che realmente intendono dedicarsi con costanza e determinazione alla fotografia naturalistica, questo perchè si tratta comunque di un peso in più da portare dietro, necessita di alcuni minuti per il montaggio e lo smontaggio e non è utilizzabile ovunque. L’utilizzo del capanno è legato infatti alla situazione ed al territorio in cui ci si trova, penso che chiunque possa immaginare che montare un capanno in una zona in cui ogni trenta secondi passano persone o comitive con bambini rumorosi sia pressoche inutile oltre che un po’ ridicolo, mentre se vi trovate in una zona selvaggia di montagna o di pianura, cosa che in Italia capita sempre meno, allora il capanno può fare la differenza.
Io personalmente cerco sempre di vagliare a priori, con dei sopraluoghi le potenzialità e la possibilità della presenza di qualche animale in una determinata zona, e se individuo un rapace, o qualche altra specie che ritengo interessante tramite il verso o una fugace apparizione, ritorno e piazzo il capanno.
Per qualche approfondimento sulla scelta vi rimando ad alcuni siti di fornitori o rivenditori .
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Coniglio selvatico 350D -
Cannaiola verdognola 7D -
Il sito dell’ Ameristep -
Jama ottimo fornitore e produttore francese di accessori vari
per la fotografia naturalistica in cui si possono trovare
degli interessanti filmati sul montaggio e l’utilizzo dei capanni
Il sito della wildlifewatchingsupplies da cui ho comprato
il mio capanno. Ottimi prezzi e serietà
Il sito della lenscoat, coperture mimetiche per gli obiettivi,
treppiedi, macchine fotografiche ed accessori vari
